sabato 29 gennaio 2005

Evgenij A.Evtusenko

Nacque a Zimà in Russia il 18 Luglio 1933, ma a Mosca visse la maggior parte della sua infanzia;ad otto venne abbandonato dal padre e alla fine della guerra, anche dalla madre.
Per reazione cominciò a scrivere i primi versi, pur trascurando gli studi. In quell'epoca il suo amore è diviso tra la poesia e il calcio.
Per l'odio esternato contro chi opprime la libertà dell'uomo, Evtusenko rischia di essere deportato, ma grazie anche ad alcuni suoi scritti a favore del partito, viene riabilitato ed eletto segretario di una sezione locale della Gioventù Comunista.
La sua poesia è fatta di impegno civile e di versi dedicate all'amore.


NON CAPIRSI
Non capirsi è terribile

-non capirsi e abbracciarsi,
ma benchè sembri strano,
è altrettanto terribile
capirsi totalmente.
In un modo o nell'altro ci feriamo.
Ed io, precocemente illuminato,
la tenera tua anima non voglio
mortificare con l'incomprensione,
né con la comprensione uccidere.


TU NON HAI AFFATTO CAPITO
Tu non hai affatto capito,
mia coscienza esigente, che è solo per debolezza
se adesso ho bisticciato con te.
E non hai affatto capito,
quando con disprezzo ti sei vendicata,
che causa di debolezza
non impudenza fu - stanchezza.
E non mi hai capito,
e forse io non ho capito te,
quando ti ho porto la mano
e tu non mi hai porto la tua.
Ma molto bene hai capito
che è la disperazione a portarci
alla perdita del confine, fatale,
tra le forze del bene e del male...