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VITTORIO BODINI, da "Foglie di tabacco"
- Tu non conosci il Sud, le case di calce
- da cui uscivamo al sole come numeri
- dalla faccia d'un dado.
- 4.
- Quando tornai al mio paese nel Sud,
- dove ogni cosa, ogni attimo del passato
- somiglia a quei terribili polsi dei morti
- che ogni volta rispuntano dalle zolle
- e stancano le pale eternamente implacati,
- compresi allora perché ti dovevo perdere:
- qui s'era fatto il mio volto, lontano da te,
- e il tuo, in altri paesi a cui non posso pensare.
- Quando tornai al mio paese nel Sud
- Io mi sentivo morire.
- 8.
- Una funesta mano con languore dai tetti
- visita i forni spenti, le stalle in cui si desta
- una lanterna o voce impolverata.
- Come da un astro prossimo a morire
- S'ode un canto dai campi di tabacco.
- Sulle soglie, in ascolto, le antiche donne sedute
- - o macchie che la luna ripercuote nell'aria -
- socchiudono pupille d'una astratta durezza
- dai palmi delle mani, aperte pietre sui grembi.
*** il dipinto "Askos" è di Sciacca
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