
NOTTURNO
transita nelle orde di acque
impetuose e dense
Scivola il perone e la rotula scintilla
forza il ritmo e scalda l’argine del fiume
La piena rompe il bordo vòlano i gesti
la parola tace.
Un ultimo grido
dentro al mio pugno chiuso
II.
Giallo nel verde
verde nel blu della notte
fiori nei calici
calici nel tabernacolo
primula fiore reciso
corolla afrore pistillo
respira piccolo boccio
nascondi la luce
il giallo invidia
il verde disperde
III.
Pensiero cammina
dentro rughe
linee di fantasmi notturni
privi di vestito e forma
spesso in catene sempre nel cigolìo
di sogni accarezzati
caveau di incontri disattesi
giochi di stelle baratri di mente
crepita e fugge
quando l'alba muore.
(il dipinto è di Giorgio Conte)
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